Che un ministro della giustizia, per giunta magistrato, dichiari il proprio stupore e il proprio sconcerto perché un organo dello Stato, la Corte di Cassazione, boccia con approfondite argomentazioni costituzionali il cosiddetto Decreto Sicurezza voluto in tutta fretta dall’inefficiente e palesemente incompetente governo in carica, non è nient’altro che la prova di chi è preso con le mani nel sacco. Intanto, in nome di quel mostro giuridico e della sua vocazione liberticida il sindacato dei lavoratori metalmeccanici deve rispondere di un reato di espressione della propria libertà di giustizia e diritto a un contratto di lavoro. Seminando paura per scopi di consenso adoperando l’insicurezza e l’immigrazione, chi governa mostra di non avere altro da proporre a un paese disorientato e in totale carenza di un progetto di futuro, a causa della inettitudine e della incapacità di rappresentanza delle sedicenti opposizioni. Un vuoto vertiginoso in cui annaspiamo tutti, peraltro totalmente dipendenti dai flussi politici internazionali, scomposti e impazziti, tra scimmie al volante, tiranni di diverso genere, sovranisti e simili, accomunati comunque dalla forza muscolare come criterio di gestione del potere. Vi sono poche scene più ridicole dei governanti italiani che mettono in scena pezzi di operette da avanspettacolo quando fingono di parlare dei processi politici internazionali in corso, valendo meno che nulla quello che dicono e che non fanno non sapendo cosa fare. Nel frattempo, dopo aver emanato le indicazioni per riportare la scuola italiana al passato e, in nome della sicumera vergognosa con cui in quelle indicazioni si dichiara che solo l’occidente conosce la storia, l’ottimo ministro del merito e dell’istruzione cerca di mettere in sicurezza la storia riscrivendola e si propone di aprire un’indagine su un manuale di storia dell’editore Laterza, senza avere il potere per farlo e senza indicare quale sia il reato. Come dire, intanto si agita la questione e si insinua il sospetto alimentando altra incertezza e altra paura, poi si vedrà. Non c’è che dire, una persona di nobili principi a cui è consegnata l’educazione delle nuove generazioni del paese. Pare evidente che usando la merce della paura inventata, la vera sicurezza che lor signori, si fa per dire, perseguono è la propria, quella di continuare ad occupare il potere.
Attacco deliberato alle libertà fondamentali
