Michele De Lucchi e le copertine di Harry Potter

Autore

Ugo Morelli
Ugo Morelli, psicologo, studioso di scienze cognitive e scrittore, oggi insegna Scienze Cognitive applicate al paesaggio e alla vivibilità al DIARC, Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli; è Direttore Scientifico del Corso Executive di alta formazione, Modelli di Business per la Sostenibilità Ambientale, presso CUOA Business School, Altavilla Vicentina. Già professore presso le Università degli Studi di Venezia e di Bergamo, è autore di un ampio numero di pubblicazioni, tra le quali: Mente e Bellezza. Arte, creatività e innovazione, Allemandi & C, Torino 2010; Mente e paesaggio. Una teoria della vivibilità, Bollati Boringhieri, Torino 2011; Il conflitto generativo, Città Nuova, Roma 2013; Paesaggio lingua madre, Erickson, Trento 2014; Noi, infanti planetari, Meltemi, Milano 2017; Eppur si crea. Creatività, bellezza, vivibilità, Città Nuova, Roma 2018; Noi siamo un dialogo, Città Nuova Editrice, Roma 2020; I paesaggi della nostra vita, Silvana Editoriale, Milano 2020. Collabora stabilmente con Animazione Sociale, Persone & Conoscenza, Sviluppo & Organizzazione, doppiozero, i dorsi del Corriere della Sera del Trentino, dell’Alto Adige, del Veneto e di Bologna, e con Il Mattino di Napoli.

Caro Michele, come mai? 

È la fantasia che mi ha coinvolto! La fantasia ci fa volare. Non oltre l’esistente, ma dentro le possibilità di quello che esiste. 

Bion si è occupato a lungo di sogni ad occhi aperti. 

Appunto! Non la smettiamo mai di fantasticare il possibile. Mi chiedo se non sia il modo più diffuso di vivere la cosiddetta realtà. 

Non c’è la possibilità di perdere i confini tra fantasia e realtà? 

Quello che tu chiami confine e che sarebbe meglio chiamare margine è, di fatto, la realtà che viviamo. È in quello spazio che ci muoviamo, che andiamo avanti e indietro, che ci perdiamo e ci ritroviamo. 

E nel frattempo? 

La vita forse è in quel frattempo. Stabilisci un contrappunto con la realtà aiutandoti con la fantasia e crei te stesso. 

Una volta per tutte? 

Mai. Non smetti di cercare e la lettura di libri come Harry Potter ti aiuta. 

È la fantasia che mi ha coinvolto! La fantasia ci fa volare. Non oltre l’esistente, ma dentro le possibilità di quello che esiste. 

Bion si è occupato a lungo di sogni ad occhi aperti. 

Appunto! Non la smettiamo mai di fantasticare il possibile. Mi chiedo se non sia il modo più diffuso di vivere la cosiddetta realtà. 

Non c’è la possibilità di perdere i confini tra fantasia e realtà? 

Quello che tu chiami confine e che sarebbe meglio chiamare margine è, di fatto, la realtà che viviamo. È in quello spazio che ci muoviamo, che andiamo avanti e indietro, che ci perdiamo e ci ritroviamo. 

E nel frattempo? 

La vita forse è in quel frattempo. Stabilisci un contrappunto con la realtà aiutandoti con la fantasia e crei te stesso. 

Una volta per tutte? 

Mai. Non smetti di cercare e la lettura di libri come Harry Potter ti aiuta. 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

Il gioco e la nascita dei mondi intermedi

Sono tornato al Kunsthistorisches Museum di Vienna e ho rivisto Giochi di bambini (1560) di Bruegel il Vecchio. In esso si possono...

I giochi che giochiamo, i giochi che ci giocano, la fine dei giochi

«L’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare», scrisse il premio Nobel per la letteratura George Bernard...

La fine dei giochi

A: Fino a quando sono riuscito ad oscillare tra la sospensione dell’incredulità e la tensione alla verifica mi sono mosso, seppur con...

Il diritto alla sconfitta

L’unica cosa imprescindibile per poter giocare sono le regole. Poi ci si può aggiungere un tavoliere, fisso o mobile, per riprodurre, almeno...

La vita è un gioco

Ancora pochi minuti e le uova sarebbero state cotte a puntino. Con un sorriso più che soddisfatto, Irene infilò appena la spatola...