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Emanuela Fellin

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Emanuela Fellin, pedagogista clinica, svolge la sua attività professionale, di studio, ricerca e consulenza per lo sviluppo individuale, sia con l’infanzia e l’adolescenza, che con gli adulti. Si occupa di interventi con i gruppi e le organizzazioni per la formazione e lo sviluppo dell’apprendimento e della motivazione. L’impegno di studio e applicazione è rivolto agli interventi nei contesti critici dell’educazione contemporanea, sia istituzionali che scolastici. Le tematiche principali di interesse vertono sui concetti di vivibilità, ambiente, cura e apprendimento. I metodi utilizzati sono quelli propri della ricerca-intervento e della consulenza al ruolo per lo sviluppo individuale e il sostegno alle dinamiche dei gruppi e delle organizzazioni.

Il sentimento necessario

L’anno appena trascorso ha messo a dura prova i nostri sentimenti ed è opportuno interrogarsi su quale sia il posto in cui si è piazzato il sentimento...

Educazione e immaginazione

Un’educazione immaginativa, una sollecitazione continua a tirar fuori da sé l’immaginazione del possibile, attende di essere inaugurata.  Se...

L’impoverimento educativo: uno dei problemi più gravi

L’impoverimento educativo non è un destino ma è il risultato di scelte precise e in particolare di decisioni pubbliche che possono...

Elogio del limite

di Emanuela Fellin e Ugo Morelli Il miglior modo per riconoscere il valore del limite come condizione di ogni...

Virus invisibile donne trasparenti

Dialogo con Michela Morandini  Lo stato di emergenza ha messo la lente di ingrandimento su tematiche che già...

Il primo passo è da dentro

Un’educazione all’affettività può aiutarci a creare un’efficace interdipendenza tra qualità della vita di lavoro e produttività e tra la nostra presenza sulla Terra e una vivibilità...

Conoscenza e apprendimento come pratiche della libertà

di Emanuela Fellin e Rosario Iaccarino Ogni parola che non impari oggi è un calcio nel culo domaniDon...

Latest news

Antonino Pennisi, L’ottava solitudine. Il cervello e il lato oscuro del linguaggio, Il Mulino, Bologna 2024

Ugo Morelli: Se c’è un’esperienza che ognuno pensa di poter definire abbastanza facilmente, quella è la solitudine. Ma è poi così vero...

Il blocco dello scrittore, ma non solo…

Ore 5.00 la sveglia suona come tutte le mattine dal lunedì al venerdì, non sbaglia un colpo, finché non glielo permetto io.

Ridotti al silenzio dalle nostre chiacchiere?

«La parola è un sintomo di affetto E il silenzio un altro» Emily Dickinson, Silenzi,UEF, 1990

Scrivere: rivoluzionario più che disubbidiente

La sala è la stessa e il protagonista è il medesimo che, nel frattempo, non ha perso né fama, né carisma. Eppure,...

Risposta alla domanda: “Quale il senso di parlare a questa umanità distratta, disgregata ed in crisi che non perde occasione di manifestarsi tale ogni...

Al di là di ogni pubblica confessione, che pure qui può leggersi in controluce, lo scrivere oggi non è più possibile. La...