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Lavinia Mainardi

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Laureata in filosofia con una tesi in estetica nell'anno 1994 presso l'Università degli studi di Bologna, Lavinia è una curiosa, ambientalista, studiosa di estetica e di filosofia del paesaggio, semiotica, iconologia, iconografia e visual studies

Il perturbante del levare: horror vacui e creazione

«Io intendo scultura quella che si fa per arte del levare»: così in una famosa lettera all’umanista Benedetto Varchi, Michelangelo sintetizzava la...

Festa barocca

«Nel Seicento lo spettacolo raggiunse nella vita culturale e sociale un’importanza e una diffusione quali forse si potranno riscontrare soltanto nei nostri...

Esodare/Esondare in arte

Scrive Luciano Anceschi a Toti Scialoja nella Lettera per un incontro napoletano, datata 1994: «Tu sei pittore e poeta. Non so quale...

Follia

Scrive James Hillman in L’anima dei luoghi. Conversazione con Carlo Truppi: «Nell’antica Grecia, luoghi quali crocevia, sorgenti, pozzi, boschi e simili avevano...

Cecità

Affrontare l’argomento cecità attraverso una ricognizione sullo statuto delle immagini, sembra quasi paradossale, quanto meno un ossimoro. Eppure è nella dialettica dello...

La simbologia come strumento privilegiato del potere

Dalle intermittenze mestiche al recupero organico al lacerto intenzionale, i rapporti fra potere e memoria continuano a fare della simbologia in tutte...

Volgarità e conformismo

Viviamo tempi urgenti, drammatici, complicati, che impongono un’esegesi parziale, vacillante, provvisoria, non più in grado di essere supportata da un’ermeneutica basata su...

Viandanti dei saperi

La parola  “crisi” deriva -come ci documenta l’approfondita ricognizione di Pierre Chantraine nel suo “Dictionnaire Etymologique Grec”- dal verbo κρινω, connesso originariamente...

Per un’euristica della meraviglia

La frattura dicotomica tra natura e cultura, retaggio di una gnoseologia di matrice cartesiana, amplificata da una concezione finalistica ed autoreferenziale del...

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Fare un salto non è avanzare… ovvero il neoliberista saltatore

...e se tra l'altro fosse meglio arretrare? Si tratterebbe di fare un salto all'indietro. Per quanto difficile quest'ultima soluzione porterebbe in nessun...

F. Basaglia, F. Ongaro Basaglia, La maggioranza deviante. L’ideologia del controllo sociale totale.

UM: Non siete stupiti della ripubblicazione del vostro libro a cento anni dalla nascita di uno di voi e in un'epoca che...

Il salto di Fosbury e la scelta di essere liberi

UNA RIFLESSIONE FILOSOFICA A PARTIRE DALL’IMPRESA DI CITTÀ DEL MESSICO 1968 Le seguenti considerazioni prendono corpo ad un anno...

Ripetizione, salto, crisi. Sulla nascita.

Ripetizione e ricordo sono lo stesso movimento, tranne che in senso opposto: l’oggetto del ricordo infatti è stato, viene ripetuto all’indietro, laddove...

A che basta un salto

«Chi non salta un francese è! È! Chi non salta…». Un coretto scandito e ripetuto più volte da un miscuglio di voci...